Personalmente è un valido strumento di crescita e cura nel contempo, mentre a livello di Coach è uno strumento potentissimo di supporto all’attività di coaching, che permette di superare le barriere della neocorteccia e va direttamente all’Io interiore, alle emozioni. Permette di estrapolare le cose che in quel momento sono utili portare alla luce, farle materializzare attraverso l’arte (dipinti o qualunque altra espressione artistica) e quindi il coachee ha l’opportunità di rendersi consapevole e trovare la soluzione per la situazione che sta attraversando.
Un metodo profondo e nel contempo veloce per comunicare con le proprie emozioni. L’arte è il veicolo per convogliare le nostre energie nella giusta direzione, quella dell’anima. Le persone e il gruppo aiutano nella condivisione e nella riflessione su di sé e di riflesso anche degli altri.
Non avevo mai studiato arte in questo modo: capire che il messaggio trasmesso da un’opera d’arte dipende anche da chi la osserva, mi ha fatto cambiare prospettiva su ciò che pensavo dell’arte. Credo che questo modo di insegnare arte debba essere promosso anche nelle scuole, per rendere i ragazzi spettatori attivi.
In realtà tutto il corso nella sua interezza è stato importante ed ha avuto un grande impatto, l’arte dapprima mi ha distratto, il Coaching ha portato alla luce le mie difficoltà, poi ancora l’arte mi ha “curato” ed infine il gruppo mi ha fatto superare il momento difficile in cui mi trovavo.